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Al cuore della vita
Il suicidio cellulare e la morte creatrice
di Jean Claude Ameisen
OGNUNA DELLE NOSTRE CELLULE possiede in ciascun momento e durante l’intero arco della sua esistenza la facoltà di autodistruggersi in poche ore. E la sopravvivenza dell’insieme delle cellule di cui siamo composti – la nostra stessa sopravvivenza – dipende dalla loro capacità di trovare nell’ambiente esterno al corpo i segnali che consentono di reprimere, giorno dopo giorno, lo scatenarsi del suicidio”. Così scrive Jean Claude Ameisen nel suo best-seller Al cuore della vita – Il suicidio cellulare e la morte creatrice. Medico e ricercatore specializzato in immunologia all’Università di Parigi, Ameisen ha messo la sua notevole capacità di scrittura e le sue altrettanto notevoli conoscenze filosofiche al servizio dell’elaborazione di uno dei concetti più rivoluzionari della biologia molecolare: la scoperta del suicidio cellulare. Come scrive più avanti: “Per ciascuna delle nostre cellule vivere significa aver saputo impedire, per il momento, il suicidio. In un modo sconvolgente, contro-intuitivo, paradossale, un evento positivo – la vita – nasce dalla negazione di un evento negativo – l’autodistruzione”. Questa visione, come sottolinea l’autore, è destinata a sconvolgere la rappresentazione che ci facciamo del funzionamento del nostro corpo mentre, al contempo, costringe i ricercatori a una radicale reinterpretazione delle cause della maggior parte delle malattie aprendo nuove prospettive terapeutiche.
Sabina Morandi
1 janvier 2001